Era cosi,come dire...particolare.No,strana! Strana è la parola giusta.Non somigliava a nessun'altra persona che avessi fino ad allora conosciuto,a nessun'altra donna,
Passava in un attimo dalla felicità alla tristezza;all'improvviso si oscurava,e rifletteva su qualcosa di indefinito nella sua mente.
Era cattiva,si faceva odiare;ma poi,con un semplice gesto o uno sguardo,ti riconquistava,come se fosse la cosa più naturale del mondo ,come se fosse normale che tu fossi li,e lei anche.....come se vi conosceste da anni.
Strana,strana,strana...come la neve in estare;come la pizza alla nutella; come cioccolata calda con whisky;come un tornado nel Sahare;come quando mangi il ghiaccio:la bocca ti si congela tutta,ma subito dopo diventa calda,e non puoi far altro che mangiare altro ghiaccio per ritrovare la stessa freschezza,finchè non diventi insensibile e smetti,maledicendoti.Strana,di quelle che parlano quando si incazzano e stan zitte quando sono felici,e non il contrario come al solito!
Strana,perchè cercava di omologarsi agli altri,ma si vedeva benissimo che non ci riusciva.E come avrebbe potuto,d'altronde? Come poteva diventare uguale a mille altri,se lei si distingueva in ogni singola cellula del corpo? ...Era ribelle nell'anima!! Non poteva nasconderlo;le si leggeva quella fiamma negli occhi ogni volta che discuteva,ogni volta che si arrabbiava,ogni volta che era felice...ogni volta che guardava le stelle.
un posto tutto mio,dove metter per iscritto le più recondite idee della mia mente, e le emozioni legate al mio più grande amore....la Juventus!
giovedì 8 novembre 2012
Alla fine la ritrovai;era al solito posto,ad osservare il mare.....ah,quel maledetto mare!Cos'aveva di tanto speciale da trascinarla sempre qui,da farla rinunciare ai suoi sogni?
....Più la fissavo,più ricordavo;più ricordavo,più la capivo;più la capivo,più mi piaceva.Antipatia e simpatia si alternavano in me,mentre non riuscivo a smettere di fissarla che guardava con occhi persi l'orizzonte.
Mi ero sempre chiesto: "Ma cosa diavolo starà pensando?" Però non credo che persone come lei diano la possibilità di capirle;è qualcosa che devi sforzarti tu di fare,finchè te lo permettono.
....Più la fissavo,più ricordavo;più ricordavo,più la capivo;più la capivo,più mi piaceva.Antipatia e simpatia si alternavano in me,mentre non riuscivo a smettere di fissarla che guardava con occhi persi l'orizzonte.
Mi ero sempre chiesto: "Ma cosa diavolo starà pensando?" Però non credo che persone come lei diano la possibilità di capirle;è qualcosa che devi sforzarti tu di fare,finchè te lo permettono.
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