In quel momento,in quell'attimo,cosi vagava il suo sguardo attraverso il vetro dell'autobus,verso un punto indefinito fatto di ricordi.
Non tutti la notavano;non è una di quelle donne piene di feromoni di cui si sente l'odore a KM di distanza.Lei è,invece,metà reale e metà irreale;quasi scompare nel mondo creato dal suo pensiero.
Non è un'impronta forte della vita.
Sembra quasi di passaggio tra la gente,gente semplice e tutta uguale che non la vede,non vede il suo continuo apparire e scomparire tra il qui e il là,tra la vita vera che disprezza,e il sogno cui sempre anela.
E si perde,e si mimetizza.
Solo occhi attenti,occhi da sognatore possono,se non presi dall'Ego,scorgerla in tutto il suo fascino,nel suo essere li e non li;possono andare oltre la maschera che ogni giorno indossa per rendersi visibile a chi,povero mortale,non ha mai provato l'emozionante incontro con il lato buio della vita.
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