martedì 29 marzo 2011

Tiago si,Tiago no

Giunta la notizia che l'Atletico Madrid non vorrebbe riscattare il giocatore bianconero.
A dir la verità,personalmente non mi aspettavo tale finale per quella  che sembrava essere un'operazione ben riuscita di mercato,viste anche le numerose dichiarazioni d'amore del calciatore verso il club spagnolo: infatti,più e più volte il portoghese ha affermato quanto male fosse stato alla Juve,dove nessuno l'aveva aiutato,nè compagni di squadra nè allenatore,e quanto invece bene si trovasse a Madrid.Sua intenzione era rimanere.
Ma,a quanto pare,l'Atletico la pensa diversamente.
E dire che le partite da lui disputate nel campionato spagnolo mi hanno impressionato non poco:Un giocatore diverso,sicuro di sè,che sapeva cosa fare,a chi passare la palla e che segnava anche ben volentieri, diverso da quello in bianconero,che mostrava fragilità e nessuna idea di cosa fare in campo.
Anche in Europa League le sue prestazioni son state buone.
Ma eccoci al punto: che ne farà di lui la Juve?? Domanda da un milione di euro!
Si potrebbe cercare di venderlo a qualche altra squadra interessata,come sicuramente farà la società bianconera.
Oppure si potrebbe recuperare il giocatore,che di certo non sarebbe  sprecato in una rosa come la nostra,dove si fà fatica a trovare 11 giocatori sani da mandare inc ampo ogni domenica.In verità,questa opzione,anche se dai di più non condivisa,è quella che risulterebbe migliore per le sorti della Signora: si avrebbe a disposizione un uomo in più e,se ben recuperato e motivato da Del Neri,un buon giocatore su cui poter contare,a cui affidare il centrocampo che in questo periodo fà un pò ridere,come tutta la squadra del resto,e magari diventare uno degli indispensabili!
Ma si sà,le cose non vanno mai come si vorrebbe.
Noi restiamo a vedere.

sabato 26 marzo 2011

Periodo di stasi.
La settimana scorsa,precisamente il 19,ho festeggiato il mio compleanno,con pochi amici....i più stretti,e le mie zie.
Sono soddisfatta anche dai regali,ahahahahahahah
Però.....ecco mi domando,che farò della mia vita? Mi sembra di sprecare il tempo,di lasciar scorrere ogni giornata su questi maledetti libri senza però concludere niente.
A volte,in tv,mostrano persone della mia stessa età che,ad esempio negli USA,son già laureate,o lavorano in bei posti,etc etc.
Sò bene che una cosa è l'Italia e una cosa sono gli Stati Uniti;ma credo piacerebbe a molti studenti avere le stesse possibilità di quei paesi

martedì 22 marzo 2011

questa era la Juve


JUVE-REAL MADRID 3-1 / Le pagelle Implacabile Trezeguet Tacchinardi regista un capolavoro

Apre il trionfo con un sinistro micidiale, poi tiene sempre in ansia la difesa del Real: uno spettacolo

BUFFON 7,5 Fondamentale come sempre. Nel primo tempo, quando riesce a deviare un tiro di Guti ravvicinato e in questo modo mantiene intatto il vantaggio di 1-0, e nella ripresa, quando è concentrato e bravo a bloccare il rigore di Figo, non forte e abbastanza centrale ma comunque il rigore della partita. Il Real in quel momento sembrava in rimonta. Su Zidane non può proprio arrivare. THURAM 7,5 Spavaldo sulla fascia, ha cercato di alimentare sempre l' azione, ha scherzato a volte gli avversari come Guti, al quale aveva rifilato però una manata. Grandissimo anche nei recuperi disperati. TUDOR 6,5 Qualche sbavatura, qualche colpo di testa male assestato, ma nell' insieme ha contribuito a tener lontani gli attaccanti avversari. MONTERO 6,5 Ha giocato con la consueta intelligenza tattica; è stato anche più preciso di altre volte nei rilanci. Solo contro Ronaldo non è riuscito a evitare il fallo da rigore e ci poteva stare anche la seconda ammonizione, ma l' arbitro l' ha graziato. BIRINDELLI 7 La sorpresa della serata. Lippi l' ha riproposto ancora contro Figo e lui è stato bravissimo controllandolo da vicino, pressandolo, non dandogli spazio. Ed è stato provvidenziale in molti interventi a favore dei compagni. Uscito per un risentimento muscolare al 15' della ripresa, tra gli applausi. PESSOTTO 6 Ha giocato sulla sua consueta fascia sinistra, ha tenuto a bada i tentativi di Figo di aggirarlo e si è reso prezioso. ZAMBROTTA 7,5 Un partitone. Una continuità impressionante, ma soprattutto con una capacità dinamica incredibile. Ha tenuto sempre in soggezione Roberto Carlos, si è anche preso il lusso di servire a Nedved uno splendido assist per il gol sicurezza, quello del 3-0. Nel finale spettacolare a sinistra. TACCHINARDI 8 Un vero regista, non ha sbagliato un passaggio e soprattutto ha controllato tutto quello che c' era da controllare davanti alla difesa. Anche lui straordinario: era sull' asse Raul-Guti, poi su quello Raul-Ronaldo ed è stato bravo a intercettare il centrocampista che a turno cercava di avanzare. Una prestazione maiuscola. DAVIDS 7 Ha giocato con la solita vivacità e ardore agonistico, che non ha uguali. Qualche imprecisione nei passaggi, non aveva la misura giusta nel servire le punte, ma a centrocampo ha recuperato palloni a non finire e nel momento in cui c' era bisogno di dare una scossa è stato il primo ad alzare il ritmo, a mettere in grossa difficoltà il suo avversario Flavio Conceicao e l' intero centrocampo del Real. CONTE s.v. È entrato negli ultimissimi minuti, ingiudicabile. NEDVED 7,5 Gli togliamo mezzo voto per quel calcetto che ha dato a McManaman e che gli ha procurato un' ammonizione pesantissima: era diffidato, salterà la finalissima. L' uomo della stagione bianconera non potrà essere a Manchester all' ultima sfida e all' ultimo assalto, quello più prestigioso. Ma prima si era guadagnato gli applausi con un gol da favola, che si aggiunge alle tante altre belle cose della sua partita. DEL PIERO 7,5 Si è visto subito che c' era un altro Del Piero: ha subito mostrato i muscoli ai difensori avversari, ha servito a Trezeguet la palla per il primo importantissimo gol, ha stordito due avversari confezionando la perla del secondo, quello che già significava qualificazione. Sempre pronto a creare insidie, ha continuato a lottare persino in difesa. TREZEGUET 7 Ha ripreso la sua teoria di gol. Ieri ha subito sbloccato la gara, creando i presupposti della qualificazione. Si è mosso con determinazione, ha combattuto contro i due difensori che erano soprattutto bravi di testa e non sempre ha vinto, ma sulle palle basse li anticipava quasi sempre. CAMORANESI s.v. Gettato in campo per congelare un po' il pallone, ha cercato di saltare gli avversari come birilli e in alcuni casi c' è riuscito. Ingiudicabile.


lunedì 21 marzo 2011

Meno Male...

Salvataggio riuscito,anche se di poco.Ad opera di chi?? Sempre il solito,sempre lui,sempre Del Piero.
Ci ha salvato ancora una volta,facendo quello per cui è nato,facendo semplicemente Del Piero.
Chiaro messaggio che lui è sempre li,non si muove;è nostro,è della "sua Signora" per sempre,o almeno finchè una degenerata dirigenza riterrà utile averlo in campo.
Si,perchè è utile,lo è sempre,poichè è l'unico che ancora riesce a far intravedere ciò che era la Juve! E' solo lui che trascina la squadra intera,che mette ancora paura agli avversari.
Non credo che senza di lui la Juve avrebbe ancora qualcosa da dire.Invece Alex di cose da dire ne ha ancora molte,e lo fa nel solito modo: silenzi,e gol.Tanti gol;magnifici gol come solo lui può farli.
Quando si tratta di combattere,lo ritroviamo sempre in prima fila.Non si tira mai indietro,ma anzi,sempre più spesso,prende il posto dell'allenatore,indicando ai compagni cosa fare,urlando loro dove correre.Lo ha fatto anche domenica,dopo esser stato sostituito:messo in panchina,non ha abbandonato la nave,ma è rimasto a bordo campo in attesa del fischio finale e,finalmente,di una vittoria.
Dopo tanti anni,tanti e tanti complimenti sono stati riversati su questo indiscusso genio del calcio,un mago del pallone che trova sempre il modo di far sapere che lui c'è,che lui è sempre li per noi;che,nel momento del bisogno,il Capitano va in aiuto della sua Dama.
Abbiam tutti capito che senza Del Piero non si và da nessuna parte.Lui comanda,in campo e non solo.
Perciò Del Neri,lo hai capito il messaggio?

mercoledì 16 marzo 2011

William Wordsworth - Intimation of Immortality
« Though nothing can bring back the hour
Of splendour in the grass, of glory in the flower
We will grieve not, rather find
Strength in what remains behind »

terremoto & co.

Son passati ormai 4 giorni dal tremendo terremoto in Giappone.
Quello che è successo ci ha sconvolto tutti.Ma soprattutto ci ha fatto pensare.
Perchè,quello che a me viene in mente più spesso è:"che sarebbe successo se fosse accaduto in Italia???"
Che dire...il pessimismo ci assale.Anzi,direi il realismo.Poichè non è fantasia il fatto che siamo arretrati sotto ogni punto di vista;che i nostri palazzi cosiddetti "antisismici",di antisismico hanno ben poco!Se davvero fosse accaduto in Italia,bhè,saremmo in guai seri,con un Governo che non ci avrebbe aiutato.
Infatti vorrei ricordare una cosa:se il Presidente Berlusconi si è tanto dato da fare per l'Abruzzo,perchè ci sono ancora i terremotati dell'Irpinia 1980??? Sapete che queste persone vivono ancora nei containers??? Non hanno ricevuto nulla,nulla!
A proposito dell'Abruzzo,vorrei dire una cosa:
cari giornalisti,non fate paragoni tra il terremoto giapponese e quelo dell'Abruzzo,perchè dimostrate solo la vostra ignoranza!.
Non si può fare un paragone del genere!! In Abruzzo è stato un terremoto minimo,che ha causato danni solo perchè viviamo in città vecchie,con palazzi ottocenteschi o della seconda guerra mondiale,e perchè le moderne costruzioni sono fatte malissimo!.Non si possono sentire certe cose in televisione,e soprattutto ripetute da persone ignoranti che si fanno influenzare da questi servizi giornalistici.
Infine,due parole sul nucleare.
Le centrali giapponesi,si sapeva già,sono ormai vecchie.Per questo,oltre che per la forza sprigionata durante le scosse,si sono creati danni nelle strutture e si rischia una catastrofe.
Molti Paesi hanno ormai fatto del nucleare la principale fonte d'energia.In Italia........ancora se ne discute;come al solito,sempre ultimi in tutto.
Sarebbe un vantaggio avere centrali nucleari,per molti motivi.
Ma sono pericolose? No,se costruite nel modo giusto,se sorvegliate,se ben curate.....ma questo probabilmente ci autoesclude.
Perciò,è un bene non aver ancora aperto il nostro paese al nucleare,o no???
Ai posteri l'ardua sentenza

mercoledì 9 marzo 2011

Tacchinardi a Calcio GP: "La Juve agli juventini. Marotta ha le sue responsabilità. Ora servirebbe Vialli

E' sempre stato juventino dentro, Alessio Tacchinardi, fin dalla nascita. Colori che scorrono più forti che mai, continuamente, nelle sue vene perché “mi sono sentito sempre uno della Curva, ho gioito, sofferto e lo faccio ancora con loro, i miei tifosi”. Giocava accanto a gente del calibro di Zidane, Davids, Deschamps, ma non si faceva mai intimorire dal blasone altrui anzi era il primo a lottare, la sua grinta non aveva eguali, rubava palloni e subito impostava, da vero e proprio leader. Ha passato lunga vita alla corte della “sua” Dama, donandole tutti gli ornamenti più belli, tutto quello che c’era da conquistare. L’unico suo rimpianto è stato quello “di non aver chiuso la carriera nella mia squadra del cuore, ci tenevo tanto, ma se poi mi dicono che dovevo fare la riserva a Tiago e Almiron…”. Parole d’amore, di rabbia, tristezza. Frasi da juventino vero. Concetti e pensieri che emergono ancora oggi, tanto che Alessio in esclusiva a Gp parla di “disastro, confusione ed errori imperdonabili” per spiegare quello che sta succedendo alla Vecchia Signora e invita a trovare la possibile soluzione alla crisi coniando il seguente motto: “Dare la Juventus agli juventini, dal settore giovanile alla prima squadra…”.

NON ti prendevi quasi mai le luci della ribalta, eppure sei sempre stato uno dei primi ad essere acclamato dai tifosi. Perché?
«Avevo un grandissimo attaccamento alla maglia. Finita la partita, sia dopo una vittoria che una sconfitta, andavo sempre sotto la Curva, a ringraziare la mia gente. Loro ti sostengono sempre se dai l’anima in campo, sanno che ci sta se qualche volta non vinci, ma devi sputare sangue per questi colori, la maglia bianconera pesa tantissimo, non tutti lo sanno…».


RICORDI una vittoria particolare, una di quelle capaci di “lasciare il segno”, fondamentali per dare il via al vostro ciclo vincente?
«Mi viene subito in mente la vittoria in rimonta, dallo 0-2 al 3-2, contro la Fiorentina. Quello è stato uno spartiacque importante per il nostro futuro vincente. Dieci giorni fa, poi, ho visto anche un’altra partita che ha fatto la storia, Milan-Juventus 1-6… Che nostalgia ragazzi, che squadra…».

LA squadra che oggi sembra lontano anni luce e il problema maggiore è “chissà quando la rivedremo”, dicono i tifosi. Che sta succedendo?
«Mi piange il cuore a vedere la Juve in questa situazione. Non si possono perdere partite come quelle contro il Lecce e contro il Bologna dove una sola punta, Di Vaio, si prende beffa di tutta la difesa…Roba da non crederci. Ai miei tempi dopo certe figuracce stavamo male tutta la settimana e il match successivo scatenavamo in campo tutta la rabbia, da veri leoni. Qui non vedo, sinceramente, nessuna via d’uscita, ma le colpe non sono solo di una persona, dell’allenatore, vengono da lontano…».

HAI detto che Del Neri non è il principale responsabile di questo tracollo. Lo ritieni, quindi, uno da Juve?
«Assolutamente no. E’ un grande lavoratore, molto umile ma non è da Juve. Alla Juve serve gente vincente, di grande personalità. Uno juventino…Ribadisco, comunque, che non è solo Del Neri il vero problema, se va via lui anche altri avranno fallito…».

TI riferisci a Marotta?
«Certo, anche lui ha le sue responsabilità. Ha acquistato buoni giocatori, ma nessuno in grado di fare la differenza. Con tutto il rispetto per Motta, Martinez, Pepe, Barzagli, Toni, io avrei speso sessanta milioni per comprare due campioni, in grado di fare la differenza e portarti minimo in Champions. Il Milan ha preso Ibra a ventiquattro milioni, Robinho a diciotto, Boateng gli è stato quasi regalato…Ho detto tutto. Se in una squadra hai la spina dorsale forte, ovvero hai almeno un giocatore di valore in ogni reparto anche quelli che gli girano attorno fanno la loro figura. Nell’ultima Juve di Capello c’erano Cannavaro, Emerson e Ibrahimovic… Qui non vedo nessun leader».

COSA pensi invece di Andrea Agnelli?
«Persona straordinaria, juventino dentro, un vincente. Sono sicuro che riporterà la squadra ai vertici, i tifosi devono tenerselo stretto. Nessuno come lui ama la Juventus».

SOSTIENI, comunque, che l’origine dei problemi attuali ha radici lontane…
«Tutto ha inizio dopo l’allontanamento di Deschamps. Anzi no, quando hanno portato alla Juve Cobolli Gigli e Blanc. Due figure che non c’entrano niente con il calcio…Anche Didier l’ha capito, infatti se n’è andato. Se tu chiedi di comprare gente di valore e poi ti comprano Tiago e Almiron come reagiresti?... Al ritorno dal prestito biennale in Spagna (al Villareal ndr) la mia intenzione era quella di chiudere la carriera alla Juve, ma se poi la dirigenza ti dice che non facevo più parte del progetto, allora capisci che è meglio andare da un’altra parte. Strano però che uno che ha giocato con Zidane e Davids non trovi posto quando hai in rosa i vari Tiago, Almiron. Lì ho capito che stavano cominciando a distruggere tutto».

CHE nostalgia canaglia di Luciano Moggi si direbbe in questi casi…
«Beh, che dire…Stiamo parlando del migliore direttore sportivo di tutti i tempi. Normale che tutti lo rimpiangano. Ma non solo lui, anche uno come Giraudo manca a questa società. Il Direttore sapeva mantenere tutti sulla stessa lunghezza d’onda, andava d’accordo con tutti, Birindelli, Pessotto, Davids. Riusciva a comprendere e a capire i caratteri di tutti. Ricordo, ad esempio, che, quando all’età di 24-26 anni non trovavo molto spazio tra i titolari e manifestavo la voglia di andarmene, la sera mi portava a cena e riusciva sempre a calmarmi, da grande psicologo. Perché lui era anche quello, insomma un punto di riferimento. Non aveva soldi per fare il mercato, ma lo sapeva fare. Noi avevamo in panchina un certo Michele Padovano che quando entrava spaccava le partite, Birindelli, Pessotto, Zalayeta. Con questi giocatori abbiamo sbancato il Camp Nou (nei quarti di Champions 2002-03 1- 2 ndr)…».

E poi dicono che ai tempi della Triade si vinceva perché si era aiutati dagli arbitri…
«Non scherziamo. Possono dire quello che vogliono, la Juve è sempre stata la più forte. Quando l’Inter veniva a Torino giocava da provinciale, pensava solo a difendersi. L’ho battuta anche quando ero al Villareal (negli ottavi di Champions del 2006 ndr) e da favorita si comportava sempre allo stesso modo. Voglio lanciare una provocazione. Se i dirigenti della Juve nel 2006 avessero detto che la squadra fosse ripartita dall’Interregionale (l’attuale Serie D ndr), volevo vedere se poi non ci facevano rimanere in A con una penalizzazione ma con gli scudetti al suo posto. Lo sbaglio è stato fatto all’inizio, la rinuncia a ricorrere al Tar. E’ stato come ammettere le proprie colpe… ».

IL tuo nome fa parte delle cinquanta stelle del firmamento, dei giocatori che hanno fatto la storia di questa gloriosa società, che dalla prossima stagione rimarranno scolpite per sempre nella nuova casa bianconera.
«Prima di tutto voglio ringraziare di cuore tutti i tifosi juventini per questo riconoscimento. Non vedo l’ora di riabbracciarli, sono unici. E’ il coronamento di tanti anni spesi dando tutto, anima e cuore per questa società. Il mio desiderio è quello di vedere ancora oggi tanti miei ex compagni al servizio della Juventus, a partire già dalle giovanili. Sarebbe il giusto riconoscimento per quello che abbiamo fatto».

“LA Juventus agli juventini”, questo è il tuo motto. Quale “juventino” vorresti sulla panchina bianconera, dato che Del Neri, a meno di improbabili ribaltoni, andrà via?
«Ritengo che l’unico in grado di allenare la “mia” Signora, in questo momento, sia Gianluca Vialli. Persona dal grande carisma, dalla forte personalità. Somiglia molto a Lippi e anche a Mourinho. Può dare fastidio ad alcuni perché lo soffrono, ma è un vincente nato».

IN questi ultimi mesi a tenere banco è stata la telenovela sul rinnovo di un tuo ex amico e compagno, Alessandro Del Piero. Ti è piaciuta la sua presa di posizione?
«No. Perché conoscendo Alex, sono sicuro che saranno sorti dei problemi con la società per arrivare a dire certe cose pubblicamente. Non è nel suo stile, evidentemente qualcosa sarà successo. Uno come lui merita un altro trattamento, anche qui non ci hanno fatto una bella figura…».

PARLIAMO ora della possibilità di assegnare la maglia del mitico Scirea a Giorgio Chiellini. Sei d’accordo?
«Giorgio è l’unico che incarna i valori della vecchia guardia, lo spirito Juve. La meriterebbe, ma sarebbe più giusto toglierla. Se hanno ritirato quella di Maldini, figuriamoci per Scirea…». FUTURO tuo e della “tua” Juve. Cosa prevedi e dove ti vedi. «Al momento alleno gli allievi del Pergocrema, la squadra della mia città. Il mio sogno è quello di allenare tra quattro, cinque anni la Juventus dei grandi… Dico ai tifosi di avere pazienza. Soffro con loro, purtroppo non vedo futuro in queste condizioni, altro che Champions… ».

martedì 8 marzo 2011

.Cavalcarono soli,intorno a loro solo nebbia: perché è nella nebbia che le fate escono fuori a giocare;è con la nebbia che si diffonde la magia; è con la nebbia che si riesce a sognare e ad amare.
Perché attorno a te c’è solo nebbia quando il Fato decide di venirti  a trovare.

Scese la notte,e portò con sé la meraviglia dell’oscurità.
E Bastian e Rowena vagavano in questa oscurità come guidati da una luce.
Perché la notte offre riparo alle anime erranti;perché con la notte i desideri  e le paure prendono vita,e ci accompagnano nel nostro solitario viaggio di speranza verso un luogo di immaginazione e oblio.
Perché quando scende la notte,e si alza un vento di tenebra,pochi riescon a sentire la macabra bellezza dell’oscurità.
Ma  a loro,la notte,aveva svelato tutti i suoi segreti.

domenica 6 marzo 2011

Noi tifosi e l'amore per la maglia

Noi tifosi e l'amore per la maglia
La domanda è sempre la stessa:cosa sta succedendo??
Ennesima sconfitta,la terza di fila;pochissimi punti in classifica,come mai prima.
In un momento cosi buoio è forse giunta l'ora di fare un discorso veramente serio.
Parlo da normale tifosa,o forse non tanto normale.....diciamo che parlo da ossessionata di Juventus,come credo siano quasi tutti i 14 milioni di tifosi della Signora.Sono una che vive di Juve 24 ore su 24,sette giorni a settimana;una che legge tutti i quotidiani sportivi e  non fa altro che ascoltare notiziari calcistici.
Voglio parlare come una di quei tantissimi tifosi per cui la Juve è sempre stata l'Unica cosa a cui aggrapparsi,la sola cosa per cui valesse la pena andare avanti in un mondo orribile e meschino come quello in cui ci troviamo.
Ad alcuni queste parole sembreranno estreme,ma la maggioranza degli altri le approverà in pieno,perchè ogni tifoso juventino prova la stessa medesima cosa: un amore cosi profondo,cosi forte da non avere paragoni.
Proprio a causa di questo amore incondizionato che doniamo alla squadra,mi sembra giusto esprimere il mio pensiero da innamorata.
Io sono stanca,tutti noi lo siamo.Quello che ogni giorno vediamo,quello che sentiamo,gli attacchi che ci vengono fatti ci sfiniscono sempre più.
Ma abbiamo sempre avuto la forza di rialzarci dopo ogni caduta.E questo perchè c'eravate voi,c'erano calciatori Degni,che non facevano altro che lottare e arrabbiarsi,e con la loro rabbia caricavano il nostro orgoglio;e noi facevamo crescere il loro di orgoglio,quello di appartenere alla più forte e vincente e titolata squadra italiana,ed una delle più forti in Europa:una formazione in grado di battere Real Madrid,Bayern Monaco,etc
Noi abbiamo fatto cose che nessun altro è stato in grado di fare.
é a questo che bisogna far riferimento.Il nostro orgoglio,la nostra dignità devono essere appigli per la nuova squadra.
Non ha senso adesso parlare  dei giocatori,dell'allenatore o della società,perchè la sconfitta è scottante,il morale è a terra.
Del Neri non deve combattere contro limiti fisici,poichè i suoi calciatori sono tra i più forti d'Italia.Del Neri ha l'orribile compito di dover combattere contro uno spauracchio peggiore,cioè la mente.
Bisogna quindi fare in modo che i nostri ragazzi  prendano consapevolezza di chi veramente sono,di cosa sono,di cosa fanno parte.Hanno bisogno di ricordarsi cos'è la Juventus,e quale deve essere il loro carattere ogni volta che scendono in campo.
Si,ragazzi,io mi rivolgo a voi,perchè noi non possiamo più nulla ormai.....noi vi approviamo,vi insultiamo,siamo un pò come la vostra  coscienza,ma non giochiamo al posto vostro.
Perciò è giunta l'ora di combattere! Vincere è l'unica cosa che conta,è vero.
Il pubblico juventino è molto particolare,di palato fine,abituato ai cibi più gustosi e rari.Non ci accontentiamo,nè ora nè mai.
Voi fate parte di una delle cose più straordinarie della vita:domostrate di esserne degni!
Dovete correre come se aveste il Diavolo alle spalle; dovete buttarvi su ogni pallone come se da quello dipendesse la vostra vita;dovete scegliere sempre la gamba dell'avversario e mai tirare indietro la vostra.
Dovete essere capaci di entrare in campo con la rabbia negli occhi,con un fuoco dentro che spaventi chi vi è di fronte.
Voi dovete tornare ad essere la morte degli avversari.Mostrateci che siete da Juve;fateci vedere che c'è ancora in voi una scintilla di quella fiamma che un  personaggio come Alessandro Del Piero si è  portato dentro per 18 anni!
Alimentate questo fuoco con l'odio,ma anche con la modestia e la semplicità,e soprattutto con il nostro amore.
Perchè di amore si tratta:quello nostro,di noi tifosi,per una maglia a strisce che ci ha rapito il cuore.
Provate voi la stessa cosa? Fateci vedere che si tratta di amore